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IL TOUR D'ORTLES

IL BREVETTO DELLE MITICHE MONTAGNE

pubblicato il 02.07.2022

Il  Club propone il brevetto Randonneè Extrime Internazionale, il  Tour D'ortles by Giancarlo Concin, così definito il brevetto delle mitiche montagne. Si scalano i passi che hanno reso grande il ciclismo mondiale: Passo dello Stelvio, Passo Gavia, Passo Tonale e Passo delle Palade. 250 km e ben 5.600 mt di dislivello. Il ritrovo è fissato alle ore 05:00 di sabato 03 luglio 2021 presso la nostra sede di via Piave 46. 

Si è svolta sabato 02 luglio 2022 il Tour d’Ortles, la massacrante corsa ciclistica così definita la Randonnè delle mitiche montagne, Stelvio Gavia, Tonale e Palade, 5.700 mr di dislivello positivo e ben 252 chilometri.

Il Tour d’Ortles è senz’altro Il fiore all’occhiello della Società, è una prova di campionato Italiano Challenge Randonnée extreme, unico nel suo genere così definito il brevetto delle mitiche montagne. Il brevetto è nato per la volontà di Giancarlo CONCIN già Presidente del Club, che nel lontano 1988, con i pionieri del Club, diede inizio, quasi per scherzo, alla manifestazione che allora veniva effettuata come granfondo.  

Il brevetto Randonnèe Tour d’Ortles si svolge lungo uno tra i più affascinanti percorsi alpini di tutta Europa. Un incontro ravvicinato con i colossi ghiacciati dell’Ortles – Cevedale, dove s’incontrano Alto Adige, Lombardia e Trentino: l’itinerario racchiude tutto il territorio del Parco Nazionale dello Stelvio.

Così si potrebbe riassumere questo tour ciclistico che comprende quattro passi alpini (due grandissimi come Stelvio e Gavia, due outsider come Tonale e Palade), con un dislivello complessivo di 5.700 metri distribuiti lungo un tracciato di 250 chilometri e con temperature che possono oscillare tra i 35°C della pianura e i 5°C degli oltre 2.700 metri di altitudine del passo Stelvio. Sono richieste forza, resistenza, carattere atletico e capacità di saper dosare le proprie forze.

Ha tagliare il traguardo per primo, è stato un’atleta di spessore assoluto, Stephan Unterrthurner, classe 1974 che ha fatto registrare il tempo di 9:48:56. Al secondo posto si è classificato Roland Osele che ha fatto registrare il tempo di 10:01:28 mentre al terzo posto e primo degli atleti targati  Athletic Club Merano, è stato De Felice Antonio che ha fatto registrare il tempo di 10:02:00. Roland Kuen ha chiuso il suo dodicesimo Tour in 10:40:05 seguito dalla prima donna Julia Ganterer che ha fatto segnare il tempo di 10:46:59. Da segnalare l’impresa di Flavio Bertagnolli tesserato Athletic Club Merano, che no solo ha portato a termine il Tour d’Ortles, ma l’ha persino bissato percorrendolo ben due volte senza soluzione di continuità: 500 chilometri percorsi ed oltre 11.000 metri di dislivello superati.

Nel corso del pomeriggio si sono susseguiti gli arrivi. Alle ore 23 hanno tagliato il traguardo la coppia formata da Catia Perroni (17:29:47) e Massimiliano Pantaleone (17:29:50. Ad attenderli c’erano ovviamente i dirigenti del Club e i numerosi volontari che sono tati fondamentali per la riuscita della manifestazione. Il Tour d’Ortles  

Ai nastri di partenza moti i nomi di spicco tra i quali il già campione Olimpico Mario Kummer, che tra i dilettanti, in rappresentanza della Germania dell’Est, fu medaglia d’oro nella cronometro a squadre ai giochi olimpici di Seul nel 1998.

A dettare subito il ritmo della corsa, si sono imposti Stephan Unterthurner, Roland Osele già vincitore della passata stagione, ed Antonio De Felice, i quali, al primo controllo al passo dello Stelvio, viaggiavano con ubn abbondante vantaggio sugli inseguitori, tra i quali, il polivalente atleta dell’Athletic Club Merano Roland Kuen classe 1964 al suo dodicesimo Tour d’Ortles, e la prima donna in corsa Julia Ganterer classe 1988 portacolori dell’Atheltic Club Merano.

Possiamo davvero essere soddisfatti per la riuscita dell’evento: “anche quest’anno ce l’abbiamo fatta, il risultato è il frutto di un grande lavoro di squadra di mesi. Rispetto al tanto lavoro che viene fatto, non registreremo le presenze che sono soliti registrare i grandi eventi, ma in termini di gratificazioni che ci vengono manifestate per come organizziamo l’evento, possiamo affermare in tutta serenità, non essere la nostra manifestazione seconda a nessun’altra. Non siamo noi a dirlo, ma i tanti atleti che si cimentano con il Tour d’Ortles.

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